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Messaggio  Admin Gio Ott 02, 2008 12:50 pm

Le World Series a Reno
Nel 1968, Tom Morehead, proprietario del casinò Riverside a Reno (Nevada), organizzò un torneo ad inviti denominato World Series of Poker. Sebbene l'importanza di questo evento e dell'impegno di Morehead è considerato fondamentale nella storia del poker e delle World Series of Poker, convenzionalmente l'inizio della storia del torneo viene fatto coincidere con lo spostamento del torneo a Las Vegas, nel Nevada.

La famiglia Binion
Lo svolgimento delle World Series of Poker a Las Vegas si deve alla famiglia Binion (il padre Benny ed i suoi figli Jack e Ted). Furono loro ad introdurre per primi nel loro casinò i giochi di poker, grazie al miglioramento delle misure di sicurezza per prevenire i bari. Fu grazie all'interessamento della famiglia Binion che il torneo di poker più importante del mondo venne spostato da Reno a Las Vegas dove, pur mantenendo la stessa denominazione, iniziò quell'evoluzione che lo ha fatto diventare un evento di portata mondiale. Benny Binion è considerato un pioniere del "Las Vegas style": fu infatti il primo a Las Vegas a posare la moquette sul pavimento del suo casinò, il primo ad utilizzare le limousine per accompagnare i clienti, il primo ad offrire drink ai giocatori. La sua filosofia "Good food, good whiskey, good gamble" ("Buon cibo, buon whisky, buone scommesse") fu il segreto del successo del suo casinò.

La prima edizione
Johnny Moss e Walter Pearson alle World Series del 1974. In mezzo a loro Becky Binion, figlia di Benny Binion.Le prime World Series of Poker si disputarono nel 1970 a Las Vegas (Nevada), nel casinò Binion's Horseshoe. La prima edizione prevedeva cinque eventi: 5 card stud, Deuce to seven low-ball draw, Razz, 7 card stud, e Texas Hold'em. Si trattava di un torneo ad inviti organizzato da Benny Binion, proprietario del Binion's Horseshoe. La formula era molto particolare: i sette giocatori si sarebbero dovuti sfidare con i propri soldi nelle varie specialità del poker, ed alla fine avrebbero votato il miglior giocatore del torneo. Le prime World Series of Poker furono vinte da John Moss, autentica leggenda del poker. Un suo avversario disse di lui: “Se non hai mai perso una partita da Johnny Moss, non hai giocato veramente a poker”.
Per eleggere Johnny Moss furono necessarie due votazioni: nella prima fu chiesto ad ognuno dei partecipanti di votare per il miglior giocatore del torneo; come è facilmente intuibile, ognuno votò per se stesso. Nella seconda votazione fu chiesto di votare il secondo miglior giocatore del torneo, e in questo modo Moss fu eletto vincitore. Johnny Moss ebbe la sfortuna di vincere l'unica edizione delle World Series of Poker che non prevedeva un premio in denaro: tutto ciò che ottenne fu una coppa d'argento, il rispetto degli altri giocatori e l'onore di essere stato il primo ad iscrivere il proprio nome nella lista dei vincitori, che negli anni a venire andrà ad includere tanti straordinari campioni. La vittoria dell'anno successivo gli garantì invece un premio di 30.000 dollari, cifra decisamente bassa se paragonata ai premi multimilionari che il torneo riserverà in futuro ai vincitori. Gli andrà meglio nel 1974, quando la vittoria gli frutterà 160.000 dollari.

Il casinò Binion's Horseshoe, sede delle prime World Series of Poker (1970)
Inizialmente le World Series of Poker non riscossero particolare successo. Le prime due edizioni videro scontrarsi al tavolo del Main Event rispettivamente sette e sei giocatori, e la copertura data all'evento dai media fu praticamente inesistente. Un grande contributo al torneo fu dato dal vincitore del 1972, Thomas "Amarillo Slim" Preston: dopo l'affermazione nel torneo il giocatore texano fece in modo di pubblicizzare al massimo la propria affermazione, organizzando anche un tour promozionale negli Stati Uniti. Questo portò un notevole incremento dell'attenzione mediatica sulle World Series of Poker, tanto che l'edizione del 1973 fu la prima trasmessa in TV, sul canale CBS Sports. Sono ancora lontani i tempi in cui il poker diverrà un fenomeno planetario, ma quella edizione è considerata uno spartiacque nella storia del gioco e delle World Series of Poker.
Il contributo di Thomas "Amarillo Slim" Preston al successo delle World Series of Poker ed in generale del gioco del poker è stato estremamente importante. Oltre al già citato tour promozionale, partecipò al film California Poker di Robert Altman; fu ospite al Tonight Show in ben undici occasioni; ebbe l'occasione di giocare a poker con Lyndon Johnson e Richard Nixon, come lui stesso racconta nel suo best-seller "Amarillo Slim in a World Full of Fat People" (letteralmente: Amarillo il magro in un mondo pieno di gente grassa). È in lavorazione un film sulla sua vita, che sarà diretto da Milos Forman, con Nicholas Cage nella parte del giocatore texano.

L'evoluzione ed il boom delle World Series of Poker
La Gallery of Champions nel 1979 Fino al 1972 gli eventi in programma erano pochi: cinque nel 1970, quattro nel 1971, solamente due nel 1972. Dal 1973 si cominciò ad includere tornei per le più diverse specialità del poker. Negli anni successivi il numero di tornei è andato costantemente aumentando, fino a raggiungere nel 2007 il numero di quarantacinque. Sono previsti tornei per tutte le specialità del poker, ma anche tornei riservati alle donne, ai dipendenti dei casinò o ai giocatori più anziani.
Il numero dei partecipanti alle World Series of Poker ha conosciuto, soprattutto negli ultimi anni, un aumento esponenziale. Se nel 1970 John Moss ha dovuto sconfiggere solamente altri sei avversari (scesi addirittura a cinque l'anno successivo), negli anni a venire, complici l'aumento degli eventi e dell'interesse dei media, il numero dei partecipanti è aumentato sensibilmente. Nel 2000 si è raggiunta la cifra di 4.780 iscritti, ma il record appartiene all'edizione del 2005, che ha visto partecipare oltre 23.000 giocatori. Concausa dell'aumento dei partecipanti alle World Series of Poker è stata l'introduzione negli anni ottanta dei tornei satellite. Si tratta di sotto-tornei, giocati in luoghi diversi del mondo, che qualificano i vincitori ad uno dei diversi eventi delle World Series of Poker; siccome la quota d'iscrizione (buy-in) di questi tornei è decisamente inferiore rispetto a quella del torneo per cui qualificano, essi permettono la partecipazione alle World Series of Poker anche di giocatori non professionisti o che non dispongono del capitale necessario per l'iscrizione. I tornei satellite hanno influito notevolemente sulla popolarità delle World Series of Poker: agli occhi del grande pubblico, infatti, assicurano che, teoricamente, chiunque può partecipare (e vincere). Anche la storia delle World Series of Poker è stata segnata da questa innovazione: negli ultimi anni, diversi giocatori proprio tramite un torneo satellite si sono qualificati all'evento principale, poi vinto.

Il "Moneymaker effect"
« Non avevo idea che sarei diventato la persona che avrebbe cambiato il poker per sempre » (Chris Moneymaker).
Chris Moneymaker vincitore del Main Event del 2003: si era qualificato con un torneo satellite pagando 39 dollari. Una ragione dello straordinario incremento di partecipanti degli ultimi anni è il cosiddetto Moneymaker effect: nel 2003 il Main Event delle World Series of Poker è stato vinto da Chris Moneymaker, giocatore esordiente in un vero torneo, qualificatosi vincendo un torneo satellite (giocato on-line) dal buy-in di 39 dollari, che si aggiudicò il premio di 2.500.000 dollari. L'exploit del giocatore statunitense creò in molta gente l'idea che chiunque potesse vincere il torneo, e in moltissimi ancora oggi si iscrivono tentando di ripetere l'impresa. Tra l'altro Moneymaker, dopo quella clamorosa e storica affermazione non otterrà più risultati significativi, se si eccettua un secondo posto l'anno successivo in un torneo WPT che gli frutterà 200.000 dollari.

Harrah's Entertainment
Nel marzo del 2004 Harrah's Entertainment compra il casinò Binion's Horseshoe, e i diritti sulle WSOP, che si svolgevano proprio in quel casinò. Ma nel 2005 il Binion's Horseshoe è nuovamente venduto al MTR Gaming Group: da quel momento le World Series of Poker si svolgeranno al RIO All-Suited Casino and Hotel.

Copertura televisiva
Le prime riprese del World Series of Poker erano state delle speciali produzioni del casinò Binion's Horseshoe nel 1973 e commentate da Jimmy "Il greco" Snyder. la CBS iniziò le riprese del World Series agli inizi degli anni ottanta. Nei primi anni del 1980, l'evento continuava ad essere proposto ancora come offerta speciale. Alla fine degli anni ottanta, le World Series of Poker of Poker furono trasmesse in televisione con la ESPN che aveva assunto il compito della radiodiffusione dell'evento. Inizialmente, la copertura era composta solamente da una sola ora registrata e trasmessa in differita dei Main Event. ESPN Classic attualmente trasmette molte delle vecchie trasmissioni, soprattutto quelli dalla metà degli anni novanta e oltre fino ad oggi. La cosa più notevole delle prime trasmissioni era il fatto che, non essendoci ancora la pocket cam, essi non mostravano in modo completo le mani, sia perché il piatto veniva, talvolta, assegnato prima dello showdown, sia perché la maggior parte delle volte i giocatori preferiscono fare muck; questo lasciava il pubblico e i commentatori allo scuro di ciò ch'era accaduto. Quindi, all'inizio, la copertura televisiva è stata relativamente arretrata rispetto a quello che fa ora l'ESPN, senza preregistrazioni e interviste o profili sui giocatori. I commentatori stessi erano effettivamente sul casinò nello stesso spazio di gioco. L'edizione delle World Series of Poker del 2002 è stato il primo con la visualizzazione delle carte coperte al pubblico tramite telecamere. Nel 2003, per la prima volta, è stato il primo anno in cui sono stati trasmessi i tavoli finali.Da allora, l'ESPN ha notevolmente ampliato il campo di applicazione arrivando a comprendere molti degli eventi preliminari delle World Series of Poker, soprattutto gli eventi di Texas Hold'em. Inoltre, la loro copertura dei principali eventi include in genere almeno un'ora al giorno. Per i primi due anni della sua esistenza, ESPN ha strasmesso un ora di trasmissione dei programmi sugli eventi del "circuito" delle World Series of Poker nei vari casinò della proprietà della Harrah's, ma ESPN non ha rinnovato questi eventi. La copertura dell'ESPN include adesso molti parti tipiche dei programmi sportivi, quali ad esempio piccole sequenze interposte (chiamato "The Nuts") ed interviste. La copertura dell'ESPN è stata in gran parte diretta da Matt Maranz, produttore esecutivo televisivo per le World Series of Poker. Maranz portò 441 Productions, che produsse il Servizio sotto contratto per la ESPN "ESPN Original Entertainment" (EOE). Maranz aveva una significativa esperienza con la produzione sportiva, avendo precedentemente lavorato nei programmi dell'ESPN sui prepartita degli incontri di football, e ha anche prodotto talune parti registrate per la NBC's Olympic.
Nel 2000 e nel 2001, le World Series of Poker sono state trasmesse da Discovery Channel. I suoi programmi, presentati ora lungo più di una rassegna per le World Series of Poker, permettevano di vivere un vero e proprio evento con i play-by-play di analisi e commento di colore. La copertura della Discovery Channel aveva anche la caratterizzata di inserire nelle trasmissioni dei tavoli finali interviste dei giocatori durante la manifestazione. La copertura dell'ESPN sarebbe ripresa l'anno successivo. La copertura dell'ESPN nel 2002 è stato simile a quella, sempre loro, copertura del 1990 (registrata in video, poco o nessun commento post-produzione o profili di giocatore, nessuna telecamera per le carte). Tuttavia, i tavoli finali hanno avuto più di due episodi di un'ora. Nel 2003, ESPN ha ampliato il proprio campo di applicazione a nuove traguardi con la loro copertura delle World Series of Poker. Essi hanno incluso la copertura di tutto il torneo, incluso una tabella detta "Featured Table". In questa tabella, i telespettatori potevano vedere le carte coperte del giocatore e le successive strategie. L'azione è stata inoltre trasmessa come se fosse in diretta, anche se in realtà non lo era. Questo livello di copertura probabilmente ha portato alla popolarità e del boom del Texas Hold 'em senza limiti.
Nel 2004 e nel 2005 la copertura televisiva è aumentata sino ad includere gli eventi preliminari della World Series Of Poker, oltre al "Main Event". ESPN si è esteso a tutti i livelli nel poker, in particolare con la loro copertura del World Series of Poker 2006, compresa la disponibilità di tutto il tavolo finale del Main Event 2006 tramite pay-per-view.
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